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EVENTI

 

QUESTA SEZIONE RIPORTA LA STORIA DEGLI EVENTI GESTITI DALLA FONDAZIONE FINO AI GIORNI NOSTRI

ANNA    FRANCESCO

 

 

28 luglio 2013
sesta ricorrenza della scomparsa di
Francesco

 

 

Alcune note sulla mostra di disegni estemporanei raccolti dai quaderni e da fogli di meditazione archiviati da Checco e Fiorella.

(galleria disegni)

Francesco è stato un artista e uomo poliedrico: Pittore – Acquafortista – Disegnatore – Decoratore di ceramiche - Poeta – Autore di canti scout – Educatore.

 In questa piccola mostra offriamo una pagina inedita sull’arte di Francesco precisandovi che è una pagina privata alla quale ci accostiamo in punta di piedi giacché non esiste nessuna lettura critica su quanto si vede esposto.

 Troverete la vita degli abitanti di questa casa disegnata in forma caricaturale, non mancano Anna e Checco e gli amici che la frequentavano e frequentano ancora oggi; noterete che anche i cani sono compresi.

 Scorgerete personaggi dell’ambiente scout del quale Francesco era il Capo indiscusso. Potrete notare la facilità del tratto che disegna le caratteristiche personali di ognuno dei rappresentati e che amplifica e rileva particolari del corpo e/o del viso o della posa. Ci sono dei biglietti di auguri gustosissimi.

 E’ una sana ironia rivolta alle persone in forma molto amichevole e confidenziale mentre è feroce l’autoironia nelle rappresentazioni di se stesso. Guardate il foglio “Chissà che tipo di denti avrò il 19/1”.

 Il lato ironico della vita, raffigurato in questi disegni, sembra quasi che prenda consistenza pedagogica dicendoci di coltivare l’umiltà perché nessuno è perfetto!

 Nella mostra vi sono vignette di satira aggressiva che riportano a un certo periodo storico, guardate i personaggi di “discorso da portare avanti” e la sequenza di critica dura della carità chiesta da un poveraccio a un sacerdote. Bello è anche lo sternuto del nasone/proboscide dell’elefante “Ecccc ì”.

 Vorrei farvi notare anche i ritratti scouts dai mocciosi di strada del tempo che poi sarebbero diventati bravi ragazzi, anche se molte espressioni dei volti non sono proprio sveglie e intelligenti.

 Osservate anche le ieratiche Teste Coronate e, nella vignetta un po’ sopra, l’amara espressione della sconfitta.

 Gli schizzi/figurazioni su sfondo bianco non quadrettato, si riferiscono, in maggior parte, a un periodo in cui in questa casa si svolgevano, guidati da un prete, i cosiddetti “giovedì di preghiera”. In sostanza si rifletteva e si commentavano le letture della domenica seguente.

Qui la fantasia di Francesco è un campo fertilissimo che produce soggetti che vanno dal magistero della chiesa, ai diavoli a fantasmini etc.

 Come avrete il modo di vedere il mondo di Checco non finisce di stupire e, col tempo, faremo anche altre scoperte perché tutto il suo materiale non l’abbiamo ancora registrato e catalogato.

 Concluderei dicendo che Francesco fa trasparire da questi abbozzi il suo modo di sentire e di pensare “In libertà”.

Gianni


ANNA                                                                                                             torna

 

Anna Maria Feder Piazza 1933 – 1987

“Non di solo pane vivrà l'uomo

Lc. 4,4

 

17 febbraio 2013

ventiseiesimo anniversario della sua morte

 

 

L’umile eroismo del quotidiano

 

 

Signore, fa che non ci sentiamo mai

degli eroi in nessuna circostanza

della nostra vita .

Facci agire da eroi sempre,

ma impedisci con la tua grazia santificante

di farcelo ammettere.

Concedici di sentirci solo

degli uomini normali

che compiono né più né meno

che il loro normale dovere.

Nelle ore più difficili e stanche

della nostra vita,

quando ci sentiamo

increduli e disincantati,

impediscici di credere

che il nostro continuare a camminare

al ritmo di sempre,

la nostra ferma  volontà  di lottare

e di aver fede

sia qualcosa che esuli

dal normale dovere di un cristiano.

Allontana da noi ogni superbia,

ogni orgoglio sia pur piccolo e giustificato, 

ogni confronto.

Facci solo sorgenti di amore,

amore cieco che non vede,

non misura, non paragona,

che si accontenta solo di dare

finché tutto è esaurito.

 

Dai carnets de route di  Anna Maria

20.9.1955

 

 

 

TEMPO DI TORNARE

Dopo più di vent’anni,
nella terra che fu la tua,
ti ho ritrovato, intatta, Annamaria!
(atto del pensiero
di un attimo esistenziale).
Lecci, pioppi in colonnato,
e pini artigliati al suolo compatto
(alfabeti di mille lingue
e foglie ispirate d’azzurro),
in questo secco, arido maggio,
ma pur gioioso e fecondo:
un mondo
da te amato e perduto
per le zanne canine di un male
implacato.

Per un ritorno è stato,
per me, in quell’agire creativo,
continuo e meditato
di Checco;
fissato su lastre in morsura
o nel colore pacato
del paesaggio,
per alchimia di bulino e pennello.
“Alberi anime”,
con rigore ritratti ed amore;
umili e solari: mistero
di fantasie e pensiero.
Calpestavo ignoto e inaudito,
l’erba del prato
dalla siccità inaridito.
Morta erba,
strideva, paglia acerba,
senz’alito di fiato;
come quel 17 febbraio ’87,
sempre a noi discosto
(un gruppo di vecchi
Che il tempo dì per dì dirada).

Immobile, un attimo mi assesto
(dimentico i rumori della strada)
in un silenzio atemporale
quasi staccato dal mio naturale.
Allora, un’eco palpita nel cuore:
“Qui, da Cristo Signore,
che hai da me incontrato,
era tempo di tornare”.

Luigi Pianca – Treviso, 26-31 maggio 2011. 

 

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