EVENTI 2013 ALTRI
FESTA FONDAZIONE
SELALUNA SETTEMBRE
ROBERTO ROS
SELALUNA GIUGNO
VANGELO
DI GESU' CRISTO SECONDO
MATTEO
INVITO ALLA FESTA
DELLA FONDAZIONE
Cari Amici,
abbiamo il piacere di invitarVi
domenica 29 settembre p.v. alle ore 12.30
presso la nostra sede in Strada dei Biscari, 22 a Treviso
(possibilità di parcheggio nelle vicinanze) per il ventiseiesimo incontro degli Amici della Fondazione Feder
Piazza che avrà, come di consueto, la caratteristica della Colazione in
Giardino.
Avremo, in questa occasione,
la possibilita di informarvi
sull’operato della Fondazione e sui nostri progetti futuri.
Nella circostanza abbiamo l’onore di
presentare lo “Standard
jazz trio”
composto dai giovani musicisti Eleonora
Del Grosso, Sebastian
Piovesan e Alessandro Casotto
che si esibiranno in brani
swing, latin-jazz, funk,
blues…
Sarà riproposta, su
richiesta di chi non ha potuto intervenire lo scorso 28 luglio,
l’esposizione “In Libertà”, disegni ironici e caricaturali di Francesco Piazza.
La quota di partecipazione
(ridotta per i bambini) è di € 25,00
e comprende il diritto ad un biglietto della lotteria.
Il ricavo della giornata
sarà destinato al sostegno
delle iniziative benefiche della Fondazione.
Per
informazioni, e un cortese cenno di adesione, Vi preghiamo di
telefonare allo 0422/301891 entro lunedì 23 settembre p.v.
In caso di cattivo tempo verrà utilizzata
la
sala parrocchiale di San Liberale al Villaggio Coordinato.
Cordiali saluti.

Un particolare, sentito, “grazie!” a quanti, lo scorso anno,
hanno devoluto il 5
0/00
alla nostra
Fondazione.
Ricordo che il codice fiscale, in caso di riproposta
per il presente anno, è:
94012540269
IBAN: IT79 P 03336 12000 000000041654
SELALUNA
SCRITTORI
TORNA


 


ROBERTO ROS
TORNA
 
 
8
GIUGNO 2013
TORNA
ASSOCIAZIONE SELALUNA
POMERIGGIO GIOVANI -
POESIA E MUSICA
Presentazione da parte di Concetta della poesia di Francesco
Bordignon e della sua antologia poetica Scusate se mi permetto,
d’amore e d’altri versi
Letture di Bruno Balzan delle poesie:
1) Non so contar fino a dieci
2) Echi*
3) Litania notturna
4) Appena oltre il crinale
5) Io mi ricordo
INTERMEZZO MUSICALE Canto e chitarra ALICE DAL COL
Letture di Bruno Balzan delle poesie:
6) Il ritmo del tuo respiro
7) Temporale in me
8) L’ultimo ballo*
9) Sipario
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INTERMEZZO MUSICALE Canto e chitarra
ALICE DAL COL
Letture di Bruno Balzan delle poesie:
10) E ti dira’ che sei sua
11) Il mio addio
12) Muto silenzio
13) Biglie di pensiero
Concetta presenta presenta Alice Dal Col, i suoi testi, il suo modo
di poetare, la sua musica e il suo canto
“Vieni facilmente”lettura della traduzione in Italiano del testo in
inglese che Alice canterà subito dopo.
ALICE DAL COL canta “Come easily” “Vieni facilmente”
1) Visita inattesa legge Liliana ( senza musica)
2) Io e il m ondo
legge Daniela ( con musica)
3) Arrivo del treno a Venezia, il
mattino legge Daniela (con musica)
4) Stagno legge Liliana (con musica nella prima parte e in ultimo)
“Fraintesa” lettura della traduzione in Italiano del testo in
inglese che Alice canterà subito dopo (Concetta).
ALICE DAL COL canta “Misunderstood” “Fraintesa” Canto
1) E ti attraverso legge Daniela (senza musica)
2) L’arrivo delle barche legge Daniela ( musica nell’ultima parte)
3) La pioggia legge Liliana ( con musica)
4) Notte sull’amaca legge Liliana ( con musica a tratti)
CONCLUSIONE MUSICALE ALICE DAL COL violino / canto e chitarra?
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VANGELO
DI GESU' CRISTO SECONDO
MATTEO
visto
attraverso 280 acquerelli di LUCIANO FURLANETTO
MOSTRA AL BATTISTERO DI SAN GIOVANNI
Duomo di Treviso dal 13 al 22 dicembre 2013


Il Vangelo, il credente, l’artista.
È con commozione e gioia che possiamo iniziare la nuova lettura del
Vangelo di Matteo accompagnati dagli acquerelli di Luciano
Furlanetto.
Con commozione perché, lo vediamo ancora, fino al termine della
vita, nei momenti concessigli dal male, chino sui propri fogli con
matita e colori; con gioia perché noi possiamo godere dei frutti del
suo lavoro di artista attento alla Parola, e alla resa viva in
immagini, della Sua verità e del Suo significato per la nostra
esistenza.
È come se il Vangelo di Matteo diventasse visibile, come se i
disegni facessero emergere tutta l’umanità del messaggio di Gesù: lo
stupore della creazione artistica di fronte a ciò che ci può elevare
ad una pienezza dell’umano, fragile e pur capace di aprirsi allo
splendore del divino. Esprimendolo in immagini, Luciano lo rende più
reale, più nostro: vicinanza che salva.
Il suo dialogo con la Bibbia in generale (Prima del Nuovo
Testamento, egli aveva artisticamente lavorato su Apocalisse,
Genesi, Cantico dei Cantici, Atti degli Apostoli, Esodo e Numeri)
diventa narrazione figurativa di personaggi, di situazioni, di
eventi mediante i quali Luciano illumina la sua esperienza religiosa
e ricerca la propria identità di credente, scoprendo poi per noi,
fruitori del suo lavoro artistico, per noi che guardiamo e vediamo,
altri significati, altri chiaro scuri, di un racconto che è Parola e
Annuncio. Scrive Gregorio Magno: “Divina eloquia cum legente
crescunt” (la parola divina cresce con chi la legge). Gli acquerelli
ispirati dal Vangelo di Matteo esprimono questa crescita; la Parola
getta un seme e l’efficacia delle immagini è interconnessa con la
qualità dell’esperienza cristiana di Luciano: esperienza religiosa
che può essere espressa e interpretata in modo adeguato solo se
personalmente vissuta.
L’immediatezza delle immagini, con la loro essenzialità realistica e
la delicatezza dei colori, incontra e perfeziona la nostra
sensibilità, i nostri sentimenti, la nostra apertura alla salvezza,
che la Storia Sacra rende concreta e vivente nella nostra vita.
L’arte, in lui, diventa esperienza di grazia, comprensione
immedesimata, attrazione interpersonale con il divino, presente
nella storia narrata e fluente negli acquerelli. È alla luce della
loro espressività che gli acquerelli che accompagnano il testo di
Matteo ci fanno ricordare, infine, che il confronto fra la Chiesa e
gli artisti ha vissuto in questi ultimi decenni momenti di nuovo e
intenso slancio, non a caso coinciso con il grande rinnovamento
teologico e liturgico iniziato nel secondo dopoguerra ,
culminato nel Concilio Vaticano II e favorito con consapevolezza e
lungimiranza dagli ultimi pontefici: Paolo VI nell’incontro con il
mondo degli Artisti il 7 maggio 1964; Giovanni Paolo II nel Giubileo
del 2000 con la Lettera agli Artisti; Benedetto XVI nell’incontro
con gli artisti il 21 novembre 2009.
In Luciano noi vediamo una profonda interiorità spirituale, della
quale è artefice primo lo Spirito. Certo, l’intimo dell’uomo rimane,
per sè e per gli altri, “segreto di Dio” (Edith Stein). Ma la
testimonianza è visibile. Nell’arte di Luciano troviamo congiunte
rivelazione e ragione, fede e ragione; “la ragione è sempre l’unico
strumento, ma vi sono cose che la ragione afferra soltanto nella
luce della Grazia” (Simone Weil). La Grazia si intreccia nel suo
mistero al dolore, all’attenzione, all’immaginazione, alla
contemplazione e alla salvezza.
Quando lo vedevo al lavoro accanto al suo letto di morente, mi
domandavo se la morte gli apparisse il “grande oscuro portone” di
Heidegger o “l’immenso roveto ardente” di Edith Stein. Luciano non
eluse l’oscuro portone trovando però in Cristo la risposta. Oltre la
morte, la risurrezione e l’abbraccio del Padre.
Prof.
Ermenegildo Guidolin

Copertina e aletta del libro
edito in occasione della
Mostra
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