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MATTINATA
D'OTTOBRE
Uccelli ebbri di
vita alla mattina.
Quanti di loro
arriveranno a sera?
Vaga la morte in
giacca di fustagno,
guerresca
mascherata di bambini,
fra il granoturco
bruno dell’estate,
e sotto i gelsi
madidi di guazza.
Una folle viltà
arma le siepi.
Ad ogni colpo,
fragili le acacie
spargono un
tremolio di foglie gialle.
Gli stormi decimati
si disperdono,
punteggia il cielo
l’ansia dei superstiti.
Nei loro giochi gli
uomini rincorrono
misero il sogno
d’essere vincenti.
(1976) |