1933 - 1987

La vita è avventura e gioco,

ed è vero che Dio cammina con noi, per mano.

Si arriva in un posto splendente di luce,

su una collinetta, e lì si vede una strada

molto bella e si vede sé stessi camminare.

Allora si capisce che era una strada tutta intera e non

una confusione, come adesso ci pare.

E sulla strada un sacco di persone,

anche quelle di cui ti sei dimenticato,

ma alle quali hai sorriso, una volta,

e si vede che fanno parte di te.

E mentre si guarda, si sente

una meravigliosa sensazione

di crescere e crescere fino a possederle tutte

nello stesso momento e senza fatica

e ci si sente felici

come quando si fa il morto nell’acqua.

Solo che l’acqua è amore:

allora quel gran segreto che è la comunione

che oggi unisce tutti nello stesso corpo

perché ognuno ha quel corpo indivisibile,

non sarà più un mistero,

ma una sensazione meravigliosa.

Si vedrà nel profondo di ognuno

come oggi vede Lui

e noi dobbiamo solo credere.

È scritto che bisogna essere come i bambini,

e restare come i bambini:

non fanno programmi,

non ragionano, non fanno calcoli,

non si misurano,

prendono sé stessi come sono,

accettano il terreno di gioco in cui sono inseriti.

Calcolano male le loro forze,

sbagliano e piangono, si disperano.

Ma hanno una cosa che gli adulti

non hanno più:

la fiducia di ricominciare sempre daccapo,

la fiducia in Qualcuno di più grande

a cui appartieni così come sei.